La paralisi del nervo facciale è una debolezza o una paralisi improvvisa dei muscoli di un lato del viso dovuta a un malfunzionamento del 7° nervo cranico (nervo facciale).
Questo nervo muove i muscoli facciali, stimola le ghiandole salivari e lacrimali, consente ai due terzi anteriori della lingua di rilevare i sapori e controlla un muscolo implicato nell’udito.
Cause
- Paralisi dei Bell: rappresenta da sola il 51% di tutti i casi di paralisi del nervo facciale. I medici un tempo ritenevano che la causa della paralisi di Bell fosse ignota (idiopatica). Tuttavia, evidenze recenti suggeriscono che in alcuni casi può essere identificata una causa (come un’infezione virale o una malattia immune che fa gonfiare il nervo facciale). Le cause comuni della paralisi di Bell comprendono: un’infezione da virus dell’herpes simplex di tipo 1 (che causa infezioni alla bocca, come l’herpes labiale) o il virus dell’herpes Zoster (che causa la varicella e il Fuoco di Sant’Antonio). Anche altri virus, come il coxsackievirus, il citomegalovirus e i virus che causano la parotite, la rosolia, la mononucleosi o l’influenza, possono causare la paralisi di Bell.
- Infezioni: infezioni batteriche severe che includono l’otite media, otite esterna e mastoiditi, la malattia di Lyme (trasmessa con le zecche) e il virus dell’Herpes Zoster possono causare una paralisi del nervo a causa di un suo coinvolgimento.
- Traumi al volto con danneggiamento diretto o indiretto del nervo
- Tumori, sarcoidosi, cause autoimmunitarie (come la sindrome di Guillain-Barre)
Sintomi
Nella paralisi di Bell, il dolore dietro all’orecchio può essere il primo sintomo. I muscoli facciali si indeboliscono improvvisamente, solitamente entro alcune ore. L’effetto varia da lieve debolezza a completa paralisi. Entro 48-72 ore, la debolezza raggiunge il livello massimo di gravità. È colpito un solo lato del viso. Nelle paralisi dei nervi facciali, il viso diventa piatto e inespressivo. Tuttavia, quando è colpito un solo lato, le persone spesso si sentono come se il viso fosse ruotato, perché i muscoli del lato non colpito tendono a tirare il viso da quella parte ogni volta che fanno un’espressione facciale. Corrugare la fronte, ammiccare e fare smorfie sono tutti gesti difficili o impossibili nella zona colpita. Per la maggior parte delle persone, il viso è intorpidito o pesante, anche se la sensibilità rimane normale.
La produzione di saliva e di lacrime può essere compromessa. Le persone possono avere occhi e bocca secchi, oppure possono sbavare. Dal momento che vengono prodotte meno lacrime e che gli occhi ammiccano con minor frequenza (l’ammiccamento aiuta a mantenere umida la superficie dell’occhio), gli occhi si seccano, provocando dolore e rischio di lesioni.
Può essere difficile chiudere gli occhi dal lato colpito (lagoftalmo paralitico) con complicanze potenzialmente gravi per l’occhio (assottigliamento e infezioni della cornea). Oltre ai rischi dovuti ad una esposizione corneale i pazienti possono avere la necessita di asciugarsi l’occhio in continuazione a causa di una discesa delle lacrime lungo la guancia (epifora) causata da una malposizione della palpebra inferiore (ectropion)
Le persone possono non essere in grado di sentire i gusti con la parte anteriore della lingua sul lato colpito.
L’orecchio dal lato colpito può percepire i suoni come anormalmente alti (una situazione chiamata iperacusia) perché il muscolo che allunga il timpano è paralizzato. Il muscolo è situato nell’orecchio medio.
Occasionalmente, quando il nervo facciale guarisce, forma connessioni anormali, che causano movimenti inattesi di alcuni muscoli facciali o lacrimazione dell’occhio (“lacrime di coccodrillo”) durante la salivazione.
Diagnosi
- Sintomi
- Talvolta vari esami, in base alla causa che si sospetta
Di solito, la paralisi del nervo facciale può essere diagnosticata e differenziata da altri disturbi in base ai sintomi. Ad esempio, la paralisi del nervo facciale può essere distinta da un ictus perché quest’ultimo causa solitamente debolezza solo nella parte inferiore di un lato del viso invece che su tutto il viso. Le persone che hanno subito un ictus possono strizzare forte gli occhi e aggrottare le sopracciglia. Inoltre un ictus causa in genere debolezza di un braccio e/o di una gamba.
Il medico è in grado di distinguere la paralisi di Bell da altri disturbi meno comuni che causano paralisi del nervo facciale (come tumori, malattia di Lyme, altre infezioni, sarcoidosi, diabete e fratture del cranio). Questi altri disturbi causano generalmente diversi sintomi e in molti di essi i sintomi si sviluppano più lentamente. Pertanto, se il medico non è sicuro che la paralisi di Bell sia la causa del disturbo, o se i sintomi si sono sviluppati gradualmente, vengono effettuati degli esami, fra cui
- Esami del sangue
- Radiografie
- Risonanza magnetica per immagini (RMI) o tomografia computerizzata (TC) dell’encefalo
Ad esempio, possono essere effettuati esami del sangue per verificare la presenza della malattia di Lyme, oppure un esame del sangue e una radiografia per verificare la presenza della sarcoidosi. Solitamente il medico riesce a escludere altre cause in base ai sintomi e ai risultati di questi esami.
Trattamento
- A volte un corticosteroide
- Gocce oculari o un cerotto sull’occhio per proteggere la cornea
Se i sintomi sono presenti da meno di 48 ore, viene somministrato per via orale un corticosteroide, come il prednisone, per ridurre il gonfiore del nervo. L’assunzione di un corticosteroide accelera leggermente e migliora il recupero del movimento.
Non è chiaro se i farmaci antivirali siano utili, compresi gli antivirali (come aciclovir, famciclovir o valaciclovir) che sono efficaci contro le cause comuni della paralisi di Bell: il virus dell’herpes simplex e il virus che causa l’herpes zoster. Tuttavia, a volte gli antivirali vengono prescritti assieme a un corticosteroide. Non è chiaro se questa combinazione sia più efficace di un corticosteroide da solo.
Se l’occhio non riesce a chiudersi completamente, deve essere protetto dalla secchezza per ridurre il rischio di lesioni oculari. Colliri composti da lacrime artificiali o pomate oftalmiche vengono applicati nell’occhio finché questo non riesce a chiudersi completamente. Le persone possono aver bisogno di portare a volte un cerotto oculare, in particolare durante il sonno. Raramente, in casi gravi, le palpebre superiori e inferiori sono cucite insieme temporaneamente o in modo permanente.
Per permettere alla palpebra superiore di chiudersi può essere indicato indebolire il muscolo elevatore della palpebra con l’iniezione di tossina botulinica o mediante inserzione di un pesetto in oro all’interno della palpebra.
La malposizione della palpebra inferiore può anch’essa essere corretta mediante un intervento oculoplastico
Posizionamento di un pesetto in oro a livello della palpebra superiore in un paziente che non riusciva a chiudere la palpebra dell’occhio sinistro per una paralisi traumatica del nervo facciale.
Pre e post operatorio di un paziente con un ectropion della palpebra inferiore conseguente ad una paralisi traumatica del nervo facciale destro.
Pre e post operatorio di una paziente affetta da paralisi del nervo facciale destro. E’ stato eseguito un intervento per correggere la discesa del sopracciglio Dx e la malposizione della palpebra inferiore dell’occhio destro, associata ad una blefaroplastica superiore delle palpebre. La paziente ha eseguito successivamente un ciclo di esercizi fisioterapici del volto con ottimo recupero.